Restauri UNESCO a Bassae, brutti e costosi

Segnalazione da un lettore del GdA di uno scempio UNESCO in luogo così poetico come l’Arcadia:

bassae Dario Del Bufalo

Egregio arch. Del Bufalo,                
concordo pienamente circa quanto scrive dei danni di UNESCO. Lo scempio che si sta conducendo con il “restauro” del tempio di Bassae in Arcadia mi ha lasciato sconcertato. Uno shelter circense tra i monti arcadici (e con dolore vengono alla memoria anche gli shelters di Lalibela, in Etiopia), enormi plinti in cemento a ridosso del basamento antico (e delicato; immagino le vibrazioni delle perforazioni per fondare le gettate), reintegrazioni criminali sia nell’effetto che nelle modalità (nell’immagine 3012 si vede bene la martellinatura del blocco originale per adattarlo alla parte di reintegro), magazzini da squallida periferia a 50 metri dal tempio, ecc. ecc. Naturalmente poi scrivono che è tutto provvisorio, da rimuoversi a restauro terminato, quando avranno scoperto come conservare diversamente il monumento.
Grazie dell’attenzione. Cordiali saluti,

Piervaleriano Angelini.

Gentile Angelini,
grazie per il suo ottimo contributo fotografico nella segnalazione di un’altra porcata UNESCO che non conoscevo… In effetti a Bassae stanno ricostruendo con dei blocchi “inquinati” da pezzi di pietra calcarea moderna mal tagliata e mal commessa e di un colore non patinato che disturba tutto il monumento e tutto il poetico paesaggio dell’Arcadia..!
Che bisogno c’è di ricostruire in quel modo stupido e sbagliato..? Potevano usare i blocchi originali utilizzabili e quelli troppo rotti lasciarli a piè d’opera.
Ma la cosa peggiore è che in un luogo poetico, come era prima dell’intervento UNESCO (vedi foto sopra in b/n), hanno costruito dei capannoni stabili (perché sappiamo che rimarranno sempre lì..!) orribili e quel tendone esagerato, con fondazioni di cemento armato che difficilmente qualcuno toglierà..! Spendendo un mare di soldi nostri, inutilmente e con grave danno..!

Addirittura hanno scalpellato e grattato via meccanicamente un blocco originale (vedi ultima voto qui sotto) per far meglio aderire l’orrendo blocco moderno per l’integrazione. Questa errata interpretazione della teoria del restauro, è una deriva internazionale che non si riuscirà a fermare, proprio perché così facendo e ricostruendo si spendono più soldi, quindi ci sono più interessi, dunque c’è più corruzione. Invece facendo un restauro rispettoso dei materiali, degli stili e dei colori si spende meno e ci sono di conseguenza meno tangenti. Peccato…
Grazie, a presto

Dario Del Bufalo

BVFALE
ARCHEOLOGICHE

Il Giornale dell’Arte
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bassae 1 Dario Del Bufalo UNESCO  IMG_3018bassae 3 Dario Del Bufalo UNESCO IMG_3014bassae 4 Dario Del Bufalo UNESCO IMG_3015
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