Ricordando Luigi De Cesaris…

Dario Del Bufalo e Luigi De Cesaris

Egitto, Monastero di Sant’Antonio. Con Luigi De Cesaris brindiamo insieme a Folco Quilici per le riprese del film L’Impero di Marmo (2002)

Negli anni 2006-2008, De Cesaris condusse i restauri sugli affreschi tetrarchici del Tempio di Amon a Luxor per la committenza USAID, ARCE (American Research Center in Egypt). Durante i lavori, Luigi mi chiese una consulenza riguardo le iconografie delle immagini che stava pulendo e svelando. Spesso andavo a trovare De Cesaris (prima che ci lasciasse prematuramente, con un gran vuoto) nei suoi cantieri egiziani, frequentando anche io quel paese per motivi di ricerca sui marmi nel Deserto Orientale. Con Luigi ci conoscevamo da bambini, perché abitava con la famiglia in una casa a Castel di Leva molto vicino a casa nostra a Valleranello e spesso veniva con i suoi fratelli in piscina da noi”. Avemmo in quei giorni un vivace dibattito su l’origine iconografica delle 4 figure rappresentate nella nicchia centrale, che per la tradizione dovevano raffigurare i Tetrarchi, mentre secondo me, si stavano rivelando immagini cristiane (per la presenza di aureole, toghe e attributi cristiani, come il ramoscello d’ulivo) e legate alla complessa figura agiografica dei Santi Quattro Coronati (i famosi Damnati ad Metalla nelle cave di Porfido in Tebaide, poco a nord di Luxor). Più discutevamo sull’argomento e andava avanti il lavoro di  pulitura e di restauro e più Luigi De Cesaris si convinceva della mia ipotesi che le figure dei 4 Imperatori (Tetrarchi) fossero state trasformate nei 4 Santi, forse proprio dopo la fine della Grande Persecuzione di Diocleziano (303) all’indomani dell’Editto di Tolleranza di Costantino (313). Alla fine dei lavori Luigi era convinto che le figure fossero state modificate in un secondo momento, dalla prima stesura degli affreschi tetrarchici, e ci trovammo completamente d’accordo sull’ipotesi della trasformazione iconografica dei 4 Imperatori in quei 4 Santi.

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